MANGIARE A VENEZIA

Viaggiare è un modo di vivere, un modo di conoscere la cultura, le tradizioni e le regole sociali di un luogo. E allora, perché non iniziare scoprendo la cucina veneziana?
Venezia è una città di mare e i piatti tradizionali sono soprattutto a base di pesce, ma non mancano ricette che hanno come ingredienti le verdure degli orti delle isole, per esempio i carciofi dell’isola di Sant’Erasmo, ma anche la zucca, gli asparagi, il radicchio, i fagioli e i piselli. Ad ogni stagione puoi fare nuove scoperte.
I cichetti poi fanno parte della tradizione come il giro dei bacari e lo spritz. Per non far ubriacare i clienti, gli osti veneziani si sono inventati la formula ante litteram dello street food. Ecco che, seguendo le stagioni e la reperibilità, compaiono sui banchi i “folpeti” (moscardini lessi), le “castraure” (spettacolari primizie del carciofo violetto dell’isola di Sant’Erasmo), i crostini di “bacalà mantecato”, le “sarde in saor” (emblema della cucina fusion veneziana), le verdure fritte, i salumi, i formaggi, tutte le parti del quinto quarto dal “rumegal” (bocconcini di rumine bovino), alla “spienza” (milza di vitello), dalla “trippa rissa” (bollita con aromi) ai “nerveti” (rigorosamente con cipolla cruda).
Quando visiti Venezia, sito Unesco patrimonio mondiale dell’umanità, adotta dei
comportamenti responsabili e rispettosi dell’ambiente, del paesaggio, delle bellezze artistiche e dell’identità di Venezia e dei suoi abitanti. #EnjoyRespectVenezia
Fonte “DeTourism”