“La luce invernale in questa città! Ha la straordinaria proprietà di esaltare il potere di definizione dell’occhio, portandolo a una precisione microscopica […] Il cielo è di un azzurro vivo; il sole scavalca la propria immagine dorata ai piedi di San Giorgio e va a danzare sopra le innumerevoli squame delle piccole onde che increspano la Laguna; […] E’ una luce privata la luce di Giorgione o del Bellini, non la luce del Tiepolo o del Tintoretto. E la città vi si crogiola, gustandone il tocco, la carezza dell’infinito dal quale essa è venuta”
Josef Brodskij – Fondamenta degli Incurabili (Adelphi)
Visitare Venezia d’inverno, cogliendone le atmosfere, le luci, i colori smorzati, gli odori, lo sciabordio dell’acqua, l’eco del rumore dei passi nell’unico periodo dell’anno in cui è possibile viverla senza i picchi turistici, potrà far scoprire una dimensione diversa, più intima e vera.
E allora perdetevi nel labirinto delle calli, rifugiatevi nei musei, gallerie, palazzi e chiese, ricercate le luci dei grandi pittori e vivete queste atmosfere magiche ed intime. Se poi la nebbia o l’acqua alta vi infreddoliscono, c’è sempre il profumo del caffé o dei cicchetti che vi indicano la strada per ristorarvi e riposarvi.
Fonte “DeTourism”