La Storia

Questo Centro nasce nel 1423 come convento dei Gesuati, dei frati laici dediti alla cura degli infermi, così chiamati per la loro frequente invocazione del nome di Gesù, questi alla fine del 400 iniziarono anche la costruzione della chiesa di "Santa Maria della Visitazione".

Nel 1669 il Convento e la Chiesa furono acquistati dai Padri Domenicani, che con l’aumento del numero dei fedeli avvertirono la necessità di erigere un nuovo tempio.

La progettazione fu affidata all’architetto Giorgio Massari e nel 1726 iniziarono i lavori di costruzione della nuova Chiesa che fu dedicata a “Santa Maria del Rosario”; qui una volta terminati i lavori, furono trasferite le opere pregevoli dell’antica Chiesa dei Gesuati, che fu trasformata in biblioteca pubblica, accogliendo la preziosa raccolta di libri donata da Apostolo Zeno nel 1750.

 

Contestualmente i Padri Domenicani avviarono, sempre con l’arch. Massari, la progettazione e successivamente la realizzazione, sugli attigui terreni da loro acquisiti fra il 1747 ed il 1749, del più grande complesso monastico veneziano dell’epoca.

La biblioteca rimase aperta al pubblico per circa sessant’anni, finché le vicende storiche europee non cambiarono le sorti anche dell’antico convento: nel 1810 Napoleone soppresse l’ordine dei Domenicani assieme a molte altre congregazioni religiose e ne confiscò i beni.

Dal 1815 al 1850 la struttura venne gestita dalle autorità civili come orfanotrofio fino a quando nel 1851 la direzione non fu affidata ai Padri Somaschi; in questo frangente la Chiesa della Visitazione ritornò ad essere adibita alle pratiche religiose per gli orfani.

 

Con l’unificazione e l’annessione all’Italia del Veneto nel 1866, la Congregazione somasca venne abolita e l’Istituto passò sotto la pubblica Amministrazione dei Pii Istituti, che nel 1919 ne affidò la direzione a Don Luigi Orione. Quest’ultimo il 4 agosto 1923 acquistò l’intero immobile continuando l’opera per gli orfani e i minori con situazioni familiari difficili. Sotto la saggia e paterna direzione dei suoi validi e zelanti sacerdoti l’Istituto divenne, con le sue scuole professionali, fucina di orientamento ad un lavoro onesto e ricercato per centinaia di giovani: di qui il nome “Artigianelli”. L’Istituto ospitava laboratori di falegnameria, meccanica e tipografia.

Negli anni ottanta questa Casa è diventata pensionato per studenti universitari e dal 2000 è stata riorganizzata, attuando un articolato restauro, in Centro Culturale con un moderno Centro Congressi, Spazi Espositivi e Casa religiosa di Ospitalità.

Don Luigi Orione

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