I LAZZARETTI

La Laguna di Venezia rivela, a quanti hanno voglia di cercarli, luoghi straordinari, che per secoli sono stati protagonisti di alcune tra le più particolari vicende della storia della Serenissima. Come i Lazzaretti, due piccole isole in cui venivano trattenuti in isolamento le navi, gli equipaggi e le merci sospettati di contagio della peste, prima di entrare in città. L’isola del Lazzaretto Vecchio, nella Laguna Sud, era un vero e proprio luogo di detenzione delle persone infette, mentre l’isola del Lazzaretto Nuovo, nella Laguna Nord, aveva la funzione di luogo di quarantena. Dal Settecento, sotto il dominio napoleonico e austriaco, le isole vennero utilizzate a scopo militare. Dagli anni Settanta del Novecento furono poi dismesse e oggi sono state finalmente aperte al pubblico grazie agli interventi realizzati da più associazioni veneziane.

 

L’isola del Lazzaretto Vecchio

Il lazzaretto che sorgeva sull’isola di Santa Maria di Nazareth, vicino al Lido, fu il primo ospedale al mondo per malati di peste, istituito dalla Serenissima nel 1423. Sembra che il termine lazzaretto, in seguito adottato per indicare un luogo di ricovero per malati contagiosi, derivi dalla corruzione in Nazzaretto di Nazaretum, l’antica denominazione dell’isola. Oggi l’accesso al Lazzaretto Vecchio è possibile solo in occasione delle aperture straordinarie al pubblico. Le prossime saranno domenica 14 aprile e domenica 12 maggio. Dopo l’estate, le aperture previste sono domenica 22 settembre e domenica 6 ottobre, le prenotazioni si aprono a giugno.

 

L’isola del Lazzaretto Nuovo

Tutti i week-end fino al 27 ottobre si può esplorare l’isola del Lazzaretto Nuovo con un tour guidato di due ore. La visita comprende un percorso storico–archeologico interno alla cinta muraria e il sentiero delle barene, inaugurato da appena una settimana, una passeggiata naturalistica guidata da pannelli didattici che permette di osservare da vicino l’ambiente più prezioso della laguna, le barene, piatte distese di terra che vengono sommerse dall’acqua durante le alte maree, oggi a rischio di scomparsa. Il sentiero, di circa un chilometro, ripercorre il vecchio giro di ronda delle sentinelle, e sale sui bastioni ottocenteschi, da dove si abbraccia con lo sguardo tutta la laguna di fronte a Venezia.