Viaggiare, un piacere che si vive già nell’immaginare la meta e “arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti” ( Italo Calvino, Le città invisibili).
Immaginare un viaggio a Venezia, perdendosi nelle calli, visitando musei e gustando il panorama di certi tramonti o la sensazione dello sciabordio dell’acqua mentre si naviga in barca a remi nei canali, sono impressioni che si possono provare già con il pensiero.
Fonte “Detourism”