LA FRITOLA – IL DOLCE DEL CARNEVALE

In questo periodo, fino al 5 marzo, a Venezia è tempo di Carnevale, e già da giorni la città profuma di frìtole, le frittelle, dolce irrinunciabile della festa.

Anticamente le frìtole erano un vero e proprio street food: venivano preparate in esclusiva dai fritolèri, che le vendevano per strada. I fritolèri, un mestiere tramandato da padre in figlio sin dal ‘600, sono scomparsi dalle calli solo a fine ‘800.

La loro ricetta segreta prevedeva farina, uova, zucchero, uvetta e pinoli, che impastavano su grandi tavoli in legno, per poi friggere il composto ottenuto. Una volta cotte, le frìtole venivano cosparse di zucchero e sistemate su grandi piatti, pronte per essere consumate dai passanti.

Oggi le frittelle si possono gustare con diversi ripieni: alla crema, allo zabaione, alla mela – e in questo periodo si possono trovare davvero ovunque: nelle case dei veneziani, nelle pasticcerie, nei caffè e nei panifici.

L’immagine qui sopra rappresenta l’Insegna dell’Arte dei Fritolèri, olio su tavola, 1784. Tra le insegne delle arti veneziane, non poteva mancare l’insegna dell’arte dei fritolèri, custodita al Museo Correr. Il Governo della Serenissima aveva imposto una curiosa regola ai fritolèri: potevano girare liberamente per la città a vendere i propri dolci ma senza offrirli ad alta voce!